GLI OCCHI DELLA COMPETENZA

 

Cosa hanno visto gli occhi della competenza, lungo il corso della storia?

E cosa ancora prima, quelli di una molecola, di un atomo, di un bosone, di una oscillazione del vuoto primordiale? La competenza di un universo che nasceva, rinasceva…la stessa sempre, ma in evoluzione. Competenza che si vuole bere tutto il bene e tutto il male, bello e brutto, sperimentare ogni cosa dal micro al macro, per essere vicina indistintamente ad ogni cosa, essere.

I suoi occhi che vogliono sempre guardare anche quando il cuore si rifiuta per il troppo dolore, ma loro guardano sempre avanti e sorridono, sperano mai rassegnati alle sconfitte, alle delusioni.

Vogliono conoscere da dove viene e dove va, vogliono capire perché viene usata contro se stessa, attraverso guerre, inquinamento, mafia, sfruttamento. Vogliono unire infinitesimo ed infinito, visibile ed invisibile, uomo e donna, passato e futuro, tempo e spazio; vogliono unità contro disperazioni ed ingiustizie, terrore e fame, indifferenza e pigrizia.

Sono occhi senza limite che tentano di accecare  , con il male volontario, indiretto, per indifferenza; ma loro continuano a vedere , cercare, fare, perché tutto il male possibile, può essere mura, argini, dighe , ma mai abbastanza alti per impedire loro di vedere ogni volta ed andare oltre. Perché la competenza  sa che non è mai abbastanza, non si accontenta mai di se stessa, fino a quando ci sarà ancora una lacrima disperata, fino a quando il tutto non sarà ritornato a casa e fin lì non riposerà mai. Competenza su come nasce l’universo, dove va, competenza sul corpo umano, sulla natura, sulla società con tutti i suoi labirintici intrecci economici, burocratici, tecnologici, psicologici, competenza su noi stessi, sul nostro cuore.

Competenza trasferita da uomini di una generazione alla successiva, in una staffetta che scavalca i millenni, mai ferma, sfruttando come una vela i venti positivi e negativi della storia, sempre in attesa di un Messia che ponga ordine a questa rincorsa.

Competenza che ascolta tutte le musiche, danza tutte le danze, assapora  tutti i cibi, che vive in ogni cellula, a cui apparteniamo e ci appartiene ma mai in modo definitivo.

E quando esplode una stella, un vulcano, una vita, una civiltà, tutto si distrugge, ma la competenza diventa faro oltre ogni disorientamento totale, perché i suoi occhi sono capaci di guardare oltre il buio assoluto, oltre ogni abisso più nero sempre in attesa viva totale della primavera che rinasce nei cuori e nelle menti, come un’onda che si tuffa sulla riva deserta.

E mercoledì 9 Luglio, sempre tra le 21.30-22, saremo mentalmente uniti, in competenza, come sempre.

 

 

GLI OCCHI DELLA COMPETENZAultima modifica: 2014-07-08T18:22:12+02:00da ultrainternet
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