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Pulcino

 

L’Arcanave continua il suo volo, giorno dopo giorno, come la Terra continua i suoi giri giorno dopo giorno intorno a se stessa e contemporaneamente intorno al Sole ed insieme intorno al centro della nostra galassia e tutte le galassie insieme…… Il senso delle cose si perde verso l’infinito, infinito immenso ed infinitamente piccolo, come i nostri pensieri ed emozioni, che pensiamo di conoscere, ma solo perchè li osserviamo e sentiamo superficialmente ; se provassimo a scavare più in fondo, scorgeremmo il nostro sole, la nostra galassia interna e cosi via. Tutto assomiglia a tutto a qualsiasi scala; siamo un grande mosaico con gradi di consapevolezza incastonati l’uno nell’altro. Tutto è complementare ; forse anche il male con il bene? Difficile da digerire. Ma la vera Realtà dove si trova? Quì o nell’Infinito? Ci troviamo in una via di mezzo, sempre di mezzo; questo è il divenire e per ognuno più o meno singolarmente poi.. si parte, per destinazione ignota; verso un nuovo inizio o uno stop definitivo alla nostra individualità. Ma anche un eventuale stop definitivo è considerabile come un infinito: un infinito limite. Anche il senso ed il non senso sono l’uno nell’altro, come il caldo ed il freddo, la gioia ed il dolore , il futuro ed il passato, il bambino e l’anziano, l’uomo e la donna, i fiori ed i frutti, l’intelligenza e la stupidità, l’altruismo e l’egoismo, la Terra ed il cielo, il potere e l’impotenza, la vita e la morte. Un tutt’uno, a cui resistono solo le divisioni nella coscienza dell’uomo, che tutto divide; divisione forse necessria in ogni cosa, insita nella dialettica del divenire. Anche per mangiare una mela bisogna dividerla. E ritornamo alla complementarietà, tra divisione ed unione, anche essi fratelli, come Caino ed Abele, dall’origine a cui tutto il divenire ritorna , all’infinito che mai sarà e è qui. E si parte, mistero e banlità, come buoni propositi e menfreghismo, volontà e pigrizia, assoluto e relativo. Eppure quando il senso di tutti i sensi, miracolosamente si accuccia come un pulcino nella tua mano dentro al cuore, tutto il vuoto di tutte le cose, nel suo vuoto si appaga, con un tepore delicato che travolge delicatamente ogni cosa, ogni possibile cosa e tutto si fa delicatezza assoluta, gioia totale ed assoluta, accucciata in un angolo nascosto , che nessuno aveva mai esplorato. Un mistero, come un pulcino, tenero che nulla pretente. Basta a se stesso, per sempre , senza nulla fare.

E mercoledì 15, alle solite 21.30-22, sempre insieme , mentalmente per percepire il Pulcino , che regge tutta la Realtà.

Pulcinoultima modifica: 2013-05-14T23:00:00+02:00da
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